Contatti Perturbativi. All’AvanPosto Numero Zero lo spettacolo di Egidio Carbone e Michela Alfè
AvaNposto Numero Zero e O-ring Art Studio
presentano
CONTATTI PERTURBATIVI
La Chimica nella sperimentazione costitutiva
Da un’idea di Egidio Carbone e Michela Alfè
Interpretazione di Salvatore Cirillo
Musiche originali di Gianluca Rovinello
Assistenti alla regia Fabio Di Gesto, Fortuna De Crescenzo e Giuseppina Farella
Regia, Egidio Carbone
Conferenza e proiezione del cortomeraggio Contatti Perturbativi, venerdì 26 maggio 2017, ore 15.00-16.00. Sala Comencini, Circolo Artistico Politecnico. Napoli, Piazza Trieste e Trento, 48 FUTURO REMOTO
Nel ricco programma dell’edizione 2017 di Futuro Remoto dedicata alle Connessioni ce n’è una in più che consolida il rapporto fra Arte e Scienza e porta all’attenzione del pubblico, l’incontro fra la ricerca intorno alla Teoria dell’Attore Costitutivo di Egidio Carbone, attore regista e drammaturgo, fondatore e Direttore Artistico del teatro AvaNposto Numero Zero (Napoli, Via Sedile di Porto, 55) e la Chimica dei Materiali grazie al contributo scientifico di Michela Alfè, chimico, ricercatrice al CNR e fondatrice con Mauro Caccavale del collettivo artistico O-ring Art Studio. Venerdì 26 maggio, alle ore 15.00 presso la Sala Comencini del Circolo Artistico Politecnico di Piazza Trieste e Trento, 48 verrà proiettato il cortometraggio Contatti Perturbativi, interpretato dall’attore Salvatore Cirillo con le musiche originali del Maestro Gianluca Rovinello, primo di una serie che darà vita ad un percorso di video-arte a tema.
La Teoria dell’Attore Costitutivo è una sperimentazione artistica portata avanti da Egidio Carbone il quale studia e sperimenta, da circa quindici anni, le affinità esistenti tra il Modo di Essere del Personaggio in Scena e il Legame Costitutivo dei Materiali, frutto della convergenza degli studi in Ingegneria Civile condotti all’Università degli Studi di Napoli Federico II e l’attività drammaturgica. È un lavoro di ricerca sull’azione immediata di mente e corpo, in origine ispirata al comportamento deformativo dell’acciaio, sottoposto all’azione di forze esterne, come modello di riferimento per l’attività dell’attore. Un metodo che, partendo dagli studi di Fisica dei materiali e dalla modellizzazione matematica, ne osserva il comportamento prima in caso di sollecitazioni contenute, delle quali non conserva memoria e poi, dopo aver subito azioni turbative, che ne inducono la deformazione. Ispirandosi a questi principi, l’attore costitutivo è in grado di restituire completamente la propria esperienza rendendo, col corpo, ciò che va oltre la Fisica stessa, in una sorta di nuova metafisica aristotelica.
Estesa in seguito anche al confronto con il tufo, l’intera sperimentazione è stata presentata nel 2012 alla Facoltà di Ingegneria dell’Università Federico II, nel 2013 al Museo Archeologico Nazionale di Napoli e nel 2016 al Politecnico di Milano, La Teoria ha trovato forma nelle sperimentazioni cinematografiche, o trascendenze, Guado (cortometraggio, 30’ – Italia 2014) e Calìgo (mediometraggio, 45’ – Italia, 2016), prime due opere di una trilogia volta a dare forma all’intero Pensiero Costitutivo che fino ad ora ha coinvolto artisti del calibro di Enzo Moscato, Eugenio Bennato, Francesco Paolantoni, Salvatore Cantalupo ed Enzo Amato presidente dell’Associazione Domenico Scarlatti che, applicando le teorie di Carbone, ha composto la colonna sonora di Calìgo.
Contatti perturbativi – La Chimica nella sperimentazione costitutiva, è il primo approccio della Teoria dell’Attore Costitutivo alla Chimica dei Materiali e alla rappresentazione, in chiave drammaturgica, di un sistema in evoluzione interna per descrivere la realtà chimico-fisica circostante. Due soluzioni liquide (acqua ed esano) si stratificano per la loro differenza di densità. In ognuna delle soluzioni sono contenute molecole che, solo se entrano a contatto, reagiscono chimicamente. Nella sottile zona di contatto tra le due soluzioni, il sistema in osservazione evolve spontaneamente generando una nuova molecola, il polimero nylon.
Come nel caso dell’acciaio, dal cui comportamento tenso-deformativo ha tratto ispirazione la Teoria dell’Attore Costitutivo, la massa sottoposta a sollecitazioni non cambia, ma, in questo caso, variano i legami chimici che si instaurano tra le molecole e cambiano/evolvono le proprie caratteristiche chimico-fisiche. La nuova materia che emerge dalla combinazione delle due molecole di partenza, presenta differenti proprietà che la rendono plasmabile e modellabile ad esempio in forma di filo.
«Tutto è iniziato quando ho proposto all’O-ring Art Studio di lavorare al mio prossimo film e, durante la progettazione preliminare, abbiamo cominciato a ragionare sulla possibilità di applicare il pensiero costitutivo ad altri materiali, oltre quelli già esplorato dell’acciaio e del tufo. Personalmente, ero molto curioso di sperimentare questo nuovo approccio funzionale nel quale ho sostituito i personaggi umani, con altri, rappresentati dagli oggetti in scena, con l’unica eccezione di Salvatore Cirillo che incarna lo stupore di fronte ai fenomeni» dice il regista Egidio Carbone.
«Dopo l’applicazione del metodo e dello schema comportamentale costitutivo all’acciaio il quale, in seguito alle sollecitazioni muta solo la distanza fra gli atomi, ma non cambia, si passa a un sistema reattivo che evolve in maniera prevedibile per rendere una rappresentazione drammaturgica in cui gli elementi tendono a sparire, incorporati nelle azioni dei soggetti» sostiene Michela Alfè.
CONTATTI PERTURBATIVI – FUTURO REMOTO
Sala Comencini, Circolo Artistico Politecnicno. Napoli, Piazza Trieste e Trento, 48
Conferenza e proiezione
Da un’idea di Egidio Carbone e Michela Alfè. Interpretazione, Salvatore Cirillo. Musiche di Gianluca Rovinello. Assistenti alla regia: Fabio Di Gesto, Fortuna De Crescenzo e Giuseppina Farella. Regia, Egidio Carbone.
Venerdì 26 maggio 2017, ore 15.00-16.00
Per contatti: www.facebook.com/pg/APNumeroZero